Quanto tempo richiede un divorzio in Italia?
La durata dipende dalla complessità, variando da 3 mesi (non contestati) a oltre un anno (casi contestati). Forniremo una tempistica personalizzata dopo aver esaminato la tua situazione.
Quanto costa un divorzio?
Bisogna distinguere il caso in cui i coniugi trovano un accordo su tutte le questioni (figli, casa, mantenimento, beni) oppure no.
- Dinanzi il Tribunale con avvocato: in media dai 500 ai 1.500 € a coniuge, a seconda della città e del professionista.
- Con negoziazione assistita tra avvocati (senza passare dal giudice, se non ci sono figli minori o disabili): costo simile, dai 500 ai 1.200 €.
- Davanti all’Ufficiale di Stato Civile (in Comune), solo se non ci sono figli e l’accordo non prevede trasferimenti patrimoniali: spese minime (16-50 €), senza necessità di avvocato.
- Divorzio giudiziale: Si ricorre al giudice perché i coniugi non riescono a trovare un accordo. È più lungo e complesso. I costi partono da circa 2.000–3.000 € a coniuge e possono salire oltre i 5.000–7.000 €, soprattutto in caso di: contestazioni su affido o mantenimento dei figli; beni immobili e patrimoni da dividere; richieste di assegno divorzile.
Ho bisogno di un avvocato per una separazione consensuale?
anche le separazioni consensuali prese in accordo tra le parti necessitano spesso di una supervisione di un professionista che valuti la congruità delle scelte alla luce del quadro normativo di riferimento.
Inoltre con il supporto di un Avvocato, eviti probabili future controversie su accordi scritti in modo errato o sbilanciati per l’uno o l’altro coniuge.
Come viene determinata la custodia dei figli?
In Italia, la determinazione dell'affidamento dei figli in caso di separazione o divorzio si basa sul principio fondamentale del "superiore interesse del minore", sancito dall'articolo 337-ter del Codice Civile. Questo principio guida il giudice nel valutare quale tipo di affidamento sia più idoneo a garantire il benessere psicofisico del bambino.
Posso modificare in seguito gli accordi di mantenimento o di custodia?
Sì, se le circostanze cambiano (ad esempio, perdita di reddito o trasferimento). Ti assistiamo con le modifiche in modo efficiente.
Qual è la differenza tra separazione e divorzio?
Molte persone confondono separazione e divorzio, ma si tratta di due momenti ben distinti nel percorso legale che porta alla fine di un matrimonio. La separazione è il primo passo: non mette fine al matrimonio, ma permette ai coniugi di vivere legalmente separati. Questo significa che non sono più obbligati a convivere, e decadono alcuni doveri come la fedeltà. Tuttavia, restano in essere alcuni obblighi, ad esempio economici o legati alla cura dei figli, se presenti. La separazione può essere consensuale, se i coniugi trovano un accordo su tutto, oppure giudiziale, se invece è necessario l’intervento di un giudice.
Il divorzio, invece, è il passaggio che pone fine in modo definitivo al matrimonio. Una volta ottenuto il divorzio, i coniugi non sono più legati da alcun vincolo matrimoniale e possono anche risposarsi, se lo desiderano. Il divorzio può essere richiesto dopo un certo periodo dalla separazione: sei mesi se è stata consensuale, dodici mesi se è stata giudiziale.
In pratica, la separazione serve a interrompere la convivenza e a regolamentare i rapporti durante questo periodo di passaggio, mentre il divorzio chiude formalmente e definitivamente il legame giuridico tra i coniugi. Entrambi i passaggi possono coinvolgere decisioni importanti, soprattutto se ci sono figli o questioni patrimoniali da affrontare, per questo è sempre consigliabile farsi affiancare da un professionista esperto.
Quali sono i primi passi per iniziare una separazione o un divorzio e capire quale è la strada migliore
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